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BACCINELLO

Baccinello è una frazione del comune  di Scansano.

Piccolo centro minerario, ai bordi di un poderoso giacimento di lignite picea situato in un vasto territorio della provincia di Grosseto e Siena, nasce e cresce con l'attività di estrazione nei primi decenni del Novecento. La miniera chiuse definitivamente attorno agli anni sessanta.

Il 2 agosto 1958 veniva scoperto da due minatori della zona, Boccalini Enzo e Giustarini Azelio, uno scheletro fossile completo di Oreopithecus bambolii, oggi conservato al Museo di Paleontologia dell'Università di Firenze. Grazie a tale scoperta, il paese diviene famoso in tutto il mondo. Il primate antropomorfo fossile, definito "Sandrone", identificato dal paleontologo Prof. Johannes Hürzeler, scatena un fitto dibattito scientifico non ancora completamente risolto, riguardo al proprio status filogenetico.

  • Chiesa di San Giovanni Bosco, chiesa parrocchiale della frazione, è stata consacrata il 21 agosto 1977 da monsignor Giovanni D'Ascenzi. Il moderno edificio presenta murature in pietra sia all'esterno che all'interno. La parrocchia di San Giovanni Bosco conta circa 320 abitanti.

PANCOLE

Pancole è una frazione del comune  di Scansano.
Il villaggio si eleva su un colle panoramico a 462 m d'altitudine, e presenta il proprio centro nel punto in cui si affacciano la chiesa parrocchiale e l'antico palazzetto pubblico. Pancole è delimitata a nord-est dalle alture di Poggio della Domerita e di Poggio Bornia, che la separa da Montorgiali, mentre a nord-ovest da Poggio Alto (203 m) e da Poggio al Pero (305 m). A sud del paese hanno origine i fossi della Banditella (2 km) e degli Alberoni (2 km), che vanno a formare poco più a est il fosso Senna (13 km), affluente del torrente Trasubbino (23 km).
Pancole confina a nord con Montorgiali e sud con il capoluogo comunale, Scansano, dal quale dista circa 5 km. La frazione dista inoltre circa 23 km da Grosseto.
Il toponimo, mentre in passato si credeva derivasse dal dio Pan, Panis collis, il colle di Pan, adesso è accettata l'idea del latino ad Panculas, che esprime al meglio la sua posizione, come una pendenza che dalla collina scivola verso il mare di Grosseto. Emanuele Repetti ricorda che in Toscana esistono molti luoghi che hanno il nome di Pancole, o le varianti Pancola e Pancoli, e ne individua sette: cinque piccole località a Castelnuovo Berardenga e Radda in provincia di Siena, a Castel San Niccolò in provincia di Arezzo, a Greve in Chianti in provincia di Firenze e a Quarrata in provincia di Pistoia; e due frazioni maggiori, tra cui proprio Pancole di Scansano e Pancole di Cellole, vicino San Gimignano, Siena.
La frazione è sorta a partire dal Medioevo, come corte della vicina contea di Montorgiali, e divenne verso la fine del XVI secolo un vivo centro di pastori e contadini. Riconobbe una discreta importanza quando, durante il Granducato di Toscana, il borgo registrò un rilevante incremento agricolo. Il Gherardini, nel 1676, menziona più volte la località, definendola un «paese assai abitato come luogo di miglior aria, più scoperto e dominato dai venti». Il 17 marzo 1783, Pancole si distaccò da Montorgiali per confluire nel nuovo comune di Scansano.

  • Chiesa del Santissimo Nome di Maria, edificata nel 1668 per volere di Niccolò Gori. La parrocchia fu costituita il 25 luglio 1785 con Rescritto Granducale e il 24 ottobre 1785 con decreto vescovile emanato da Francesco Pio Santi, vescovo di Sovana. La parrocchia oggi fa parte di un'unica unità pastorale con quella di Preselle. Sul lato sinistro della chiesa è annessa la cappella del Sacro Cuore di Gesù.
  • Cappella di Sant'Anna, eretta nel 1827 su iniziativa del pievano Angelini. All'interno accoglie la tela di Sant'Anna, coeva alla costruzione della chiesa.

POGGIOFERRO

Poggioferro è una frazione del comune di Scansano.

Il paese di Poggioferro è situato nell'estremità nord-orientale del territorio comunale, nei pressi della strada statale 323 Amiatina. Si trova nell'entroterra della Maremma grossetana, nell'area delle colline dell'Albegna e del Fiora.
La frazione è sorta come villaggio di pastori verso la fine del XVI secolo, accogliendo parte della popolazione del castello di Cotone e immigrati del Casentino. Borgo popoloso fino al XIX secolo, oggi conta circa duecento abitanti, distribuiti nelle tre contrade storiche in cui il paese è suddiviso: Cervaiolo, Pianello e Poggio.

La chiesa della Santa Croce
  • Chiesa della Santa Croce, ricordata come cappella nel 1729, divenne parrocchia autonoma nel 1785. Fu ristrutturata nel 1933. Al suo interno, nella cappella della Madonna, è custodita la Madonna con il Bambino di Giovanni di Paolo, risalente al 1475 e proveniente dalla chiesa di Cotone.

POLVERAIA

Polveraia è una frazione del comune  di Scansano.

Il paese di Polveraia è situato nell'estremità settentrionale del territorio comunale, nell'entroterra collinare della Maremma grossetana.
La frazione nacque come corte del castello di Cotone, e fu subito un centro vitale di contadini e pastori. Nel XVIII secolo, con la caduta del castello, i suoi abitanti vi si trasferirono, tant'è che la sua popolazione aumentò sempre di più fino al secolo successivo. Divenne centro agricolo di discreta importanza nell'ambito territoriale, finché nel XIX secolo venne anch'esso quasi del tutto abbandonato. Oggi mantiene l'aspetto di un vecchio borgo, seppur poco abitato, ma con una propria storia e vecchie tradizioni, legate soprattutto alla produzione di olio d'oliva per cui è ancora conosciuto in ambito provinciale.

  • Chiesa di San Matteo, risalente al 1618, caratterizzata da semplici ed eleganti linee architettoniche, ad aula unica con cappella laterale. Nel 1993, la chiesa subì un furto che la depredò dei suoi dipinti e dei suoi arredi.
  • Chiesa della Madonna delle Grazie, chiesetta di origini recenti, situata lungo la via principale del borgo.
  • Antico frantoio oleario di Polveraia.

POMONTE

Pomonte è una frazione del comune di Scansano.

La frazione di Pomonte è situata nell'estremità meridionale del territorio comunale, nella piana sulla destra del fiume Albegna, alle pendici del Pomontaccio (181 m). La frazione è delimitata ad est dal fosso Mazzapiedi (8 km)] e ad ovest dal fosso Sanguinaio (8 km), due corsi d'acqua che nascono dalle alture di Poggioferro per immettersi nell'Albegna poco più a sud del centro abitato.
La frazione di Pomonte dista circa 12 km dal capoluogo comunale e poco più di 40 km da Grosseto.
La frazione conobbe il suo maggiore sviluppo dopo il 1577, anno in cui Mario Sforza terminò la costruzione della monumentale Villa Sforzesca nella vasta tenuta di caccia che qui possedeva Nel corso del XVII secolo, con la definitiva caduta politica della Contea di Santa Fiora e la sua annessione al Granducato di Toscana, la villa passò ai granduchi che decisero di trasformarla in fattoria, conosciuta poi come Fattoria di Pomonte. Nel 1787, a seguito delle riforme leopoldine, il territorio di Pomonte finì inglobato nel comune di Scansano.
Nel corso della seconda metà del XX secolo, la frazione di Pomonte si sviluppò grazie alla costruzione di un centro servizi per tutti i poderi e le fattorie della campagna circostante in seguito alla riforma fondiaria avviata in Maremma a partire dal 1951. Il complesso sforzesco finì così per essere abbandonato, a vantaggio delle vicine nuove costruzioni, che si svilupparono intorno alla fattoria e sulla strada statale.

  • Chiesa di San Benedetto, chiesa parrocchiale della frazione, è stata costruita nel 1967 per volere dell'Ente Maremma ed elevata a parrocchia nel 1969. L'interno custodisce il dipinto seicentesco con la Madonna col Bambino in gloria con sant'Antonio abate e san Benedetto, opera proveniente dalla cappella di Sant'Antonio abate della Villa Sforzesca. La parrocchia di San Benedetto si estende su un territorio che conta 500 abitanti.
  • Cappella di Sant'Antonio abate, cappella della fattoria, la cui pala d'altare, risalente alla scuola senese del XVII secolo, è adesso conservata nella chiesa parrocchiale della frazione.
  • Villa Sforzesca, nota anche come fattoria di Pomonte, è stata fatta costruire dagli Sforza tra il 1575 e il 1577, in contemporanea con l'altra villa di Castell'Azzara.] Dopo l'annessione al Granducato di Toscana, la villa fu trasformata dai Lorena in fattoria. L'imponente edificio versa attualmente in stato di abbandono e degrado.

PRESELLE

Preselle è una frazione del comune di Scansano.
Preselle è situata nell'entroterra collinare della Maremma grossetana, lungo la valle dell'Ombrone, dove ha termine il limite orientale della piana di Grosseto ed iniziano i rilievi delle colline dell'Albegna e del Fiora. La frazione è delimitata ad est dal fiume Ombrone, mentre i suoi affluenti, il torrente Trasubbie (29 km) e il torrente Maiano (20 km), la delimitano rispettivamente a nord e a sud-est; inoltre, il Trasubbie segna il confine con il comune di Campagnatico, mentre il Maiano con quelli di Grosseto e Magliano in Toscana.
La frazione di Preselle confina a nord con Arcille, ad ovest con Istia d'Ombrone, a sud con le aree rurali di Poggio La Mozza e ad est con Montorgiali. È la frazione posta più a ovest del comune di Scansano e dista circa 14 km sia dal capoluogo comunale che da Grosseto.

La chiesa di Sant'Isidoro.
La frazione di Preselle è nata in tempi recenti su un territorio denominato Le Preselle, in quanto nel 1250 Ugolino di Bertoldo, conte di Montorgiali, fu costretto dalla Repubblica di Siena a suddivedere parte del territorio a pascolo in "preselle" (piccoli lotti di terreno boschivo e seminativo) da distribuire agli abitanti della contea.
A metà del XIX secolo nacque l'azienda agricola delle Preselle, che con un'estensione di 800 ettari frazionati in poderi, era una delle principali aziende vinicole della Maremma. Nel Novecento, l'intera zona delle campagne di Preselle tra Istia d'Ombrone, Poggio Cavallo e Pancole è diventata il centro della produzione del Morellino di Scansano, e oggi qui si trovano le principali aziende e fattorie vinicole. Il paese di Preselle è stato costruito nel dopoguerra, in una località chiamata Valletta, con l'istituzione di una parrocchia, la costruzione di un centro servizi e di una zona residenziale, fungendo da centro per tutti i poderi, ville, fattorie e aziende sparse per la vasta campagna.


  • Chiesa di Sant'Isidoro, chiesa parrocchiale della frazione, è situata lungo la strada provinciale al centro dell'abitato. La parrocchia è stata istituita il 6 aprile 1947 con territorio staccato da San Biagio a Montorgiali, e insieme con quella di Pancole fa parte di un'unica unità pastorale. L'edificio presenta una semplice facciata a capanna, con un piccolo rosone e una lunetta sopra il portale d'ingresso; sul lato sinistro della porta è stata fissata una lapide commemorativa ai caduti, mentre sul lato destro è posta una croce devozionale su basamento in pietra. Sopra la facciata è posto un piccolo campanile a vela. La parrocchia di Preselle si estende su un territorio che conta circa 250 abitanti.
  • Cappella di San Giuseppe Lavoratore, eretta nel 1956 su iniziativa di Giuseppe Trombetti (1886-1960) in località Madrechiesa
  • Oratorio della Madonna della Pace, costruito nel 1929 nella località Cerri Alti, o Cerralti, su un preesistente edificio di culto, è compreso nella parrocchia di Preselle, ma amministrativamente è situato nel territorio comunale di Grosseto.

Architetture civili

  • Villa delle Preselle, caratteristica villa rurale in pietra che troneggia al centro della frazione, si tratta della villa padronale della tenuta delle Preselle, risalente al XIX secolo. L'edificio è adibito ad abitazione privata.